Not only sushi

L'arte della cucina è da secoli tenuta in grande considerazione in Giappone e chiunque l'abbia visitato avrà apprezzato l'estrema eleganza, la delicata squisitezza dei cibi, anche dei più semplici. Si dice infatti che tre siano le caratteristiche fondamentali: il sapore, la bellezza, il vasellame. In nessun altro paese, credo, si servonon a tavola cose a volte insignificanti solo perchè sono belle.
Alcuni piatti giapponesi la prima volta possono apparire poco saporiti al palato occidentale, ma il principio del "mangiare con gli occhi" è fondamentale per l'apprezzamento di un pasto. Subito dopo, naturalmente, viene il piacere del gusto, che però deve essere stimolato dalla bellezza delle vivande.
Regola vuole che gli ingredienti mantengano la propria naturalezza, il colore, la consistenza originaria, valorizzati ancor di più dall'armonia con i piatti e le ciotole che li contengono, così come una cornice mette in risalto un'opera d'arte.
In Occidente non siamo abituati ad accontentarci di un poco di riso bianco, di una zuppa leggera e di alcune fette di pesce crudo, ma il cuoco-artista giapponese riesce a far apparire tanto ciò che è poco, buono ciò che di per se ha solo un gusto delicato, elegante e raffinata perfino una rapa solo perchè tagliata come un fiore. La bellezza ha un valore universale e può essere compresa da chiunque.
Ormai nota ovunque, la cucina nipponica è oggi considerata tra le migliori del mondo, ma soffre anche della presenza ubiquitaria del sushi, che purtroppo viene spesso preparato in modo imperfetto da cuochi improvvisati.
L'arte gastronomica tradizionale giapponese offre invece una varietà straordinaria di piatti, molto spesso sconosciuti all'estero, dove, per un timore infondato, ci si limita a offrire ai clienti le solite quattro pietanze.
E' un pò come quando si sente associare l'Italia soltanto alla pizza e alla pasta. Abbiamo ben altro! E così pure il Giappone, e insieme vedremo molti di questi cibi poco diffusi.

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